Il Giubileo del 1300, a differenza di quello imminente, fu un evento inatteso. Venne promulgato dal papa Bonifacio VIII il 22 febbraio del 1300 con la bolla pontificia Antiquorum habet fida relatio in occasione della ricorrenza della festività della Cattedra di San Pietro. La bolla ebbe valore retroattivo fissando l’inizio effettivo dell’anno giubilare al Natale precedente! Questa circostanza ci indica che la decisione di procedere all’indizione era ormai solo una lenta presa di coscienza della necessità dell’avvenimento. Come compreso dal Cardinale Stefaneschi, l’evento nacque come moto di religiosità spontanea con l’approssimarsi dell’inizio del nuovo secolo. In prossimità del primo giorno dell’anno si era sparsa la voce della possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria visitando la Basilica di San Pietro. Arrivato il capodanno non accadde nulla per tutto il giorno finchè verso sera e nella notte gruppi di romani sempre più numerosi cominciarono a recarsi nella Basilica di San Pietro fino a formare una vera e propria folla. Il Cardinale Stefaneschi seppe cogliere lo spontaneismo del movimento e lo spirito millenaristico dell’epoca e l’ufficializzazione ebbe l’aspetto di una sanatoria. A questo punto è evidente che nel 1300 non vi fu uno degli aspetti più evidenti del Giubileo moderno: la preparazione sia come realizzazione di opere pubbliche che come pulizia e restauro dei monumenti romani.

 

Bonifacio VIII promulga la bolla del primo >Giubileo. Copia dell’affresco nella Loggia delle Benedizioni in Laterano (fine XVI). Milano, Biblioteca Ambrosiana.

 

In fondo è solo una strada. Strati di materiale, come recita il nome stesso. Una strada che è li da sempre, per quel che mi riguarda, da molto guardando attraverso il filtro della storia. Le lastre raramente combaciano ormai  ma il lavoro era un tempo perfetto. So cosa vuol dire spaccare quei basoli neri cosi grandi, molto più grandi di quello che si immagina mentre si passeggia. Un colpo di mazzetta per uno, altrimenti fa male. Ti senti rintronare. Non mi meraviglio del grande lavoro fatto per metterli in opera. Mi emoziono al pensiero di quell’uomo ingegnoso che pensò in modo nuovo la strada. Non come una semplice linea che collega ma come una porta aperta sul mondo. Sulla conoscenza, la cultura, la ricchezza. Siamo abituati a meravigliarci dell’antichità. Se qualcosa di molto antico è arrivato fino a noi. Ma non sono i manufatti che mi stupiscono. Bensì le idee. Se prestassimo più attenzione a ciò che ci racconta la storia, se sapessimo da quali cause quali conseguenze scaturiscano sarebbe tutto molto più comprensibile. Invece quando scopriamo che certe idee già sono state pensate, certi meccanismi di vita, società, guerra, certe crisi politiche, economiche etc sono state già provocate, vissute, superate, ci meravigliamo. Mi viene spesso in mente Tucidide, lo storico greco della Guerra del Peloponneso. Diceva che la storia è “possesso per sempre” e usava un termine derivato dal verbo  “acquistare”. La storia è una cosa che si acquista e si possiede per sempre. È un tesoro. Eppure ce lo dimentichiamo. Lo sappiamo che le opere pubbliche, strade, ponti, acquedotti etc. sono indubbio segno di civiltà e che il trascurarle ci porta senza scampo in direzione sbagliata. Eppure sembra che nessuno dia importanza all’argomento. Il timore è che la civiltà per essere tale presupponga consapevolezza di se stessa. Perdere consapevolezza significa perdere lentamente la propria civiltà. Per questo voglio che le mie figlie studino la storia. Per questo la racconto tutti i giorni.
Federica Carpinelli

di Federica Carpinelli

Il Foro Romano è uno di quei luoghi che non amo semplicemente. È qualcosa di diverso. È qualcosa di più. Dopo quasi venticinque anni di assiduità ancora entrando provo una sensazione. Un sipario che si apre sull’essenza della mia passione. È stato lì, nella terra, tra la via Sacra e la via Nova, che ho scelto. È stato entrando lì, dall’arco di trionfo di Tito, alle 7 e 30 del mattino, giorno dopo giorno, per tanti giorni, con quella luce strana, silenziosa, appassionata, che ho deciso che quello era il mio posto. E poi ho iniziato a studiarlo, a comprenderlo, a penetrarne l’essenza. E poi ho cominciato a presentarlo a quei poveri primi studenti che hanno dovuto sopportate i dettagli del sepolcreto arcaico o del tempietto di Venere Cloacina. Ancora sorrido al pensiero dell’ingenuita’ delle mie prime visite guidate. Poi ho pensato di tagliare le mie spiegazioni in maniera diversa, tralasciando l’elencazione dei monumenti ma cercando di comunicare il significato del luogo, la sua storia, le trasformazioni e come il mondo a lungo abbia girato intorno a quella valle. Oggi a volte mi trovo a passarci con croceristi distratti che alzano lo sguardo solo se sentono l’altisonante nome di Giulio Cesare, con scolaresche rumorose che cercano un posto dove sedersi affaticate dal peso degli zaini, velocemente nell’afa di giugno o sotto la pioggia dell’autunno. Ieri un’insegnante ha fatto fermare i suoi studenti nel Comizio e mi ha chiesto di spiegare con cura la tribuna dei Rostri. Per me come un regalo. Io ho provato la gioia del mio lavoro. Non capita tutti i giorni. Ma capita. Io so che è una gran fortuna poter dire di amare il proprio lavoro. Per questo ci tengo. Perché amare con passione la propria routine è possibile.

Sancta Sanctorum

Sabato 13 gennaio 2024 ore 15, appuntamento davanti all’edificio della Scala Santa in Piazza San Giovanni in Laterano, 14. Visiteremo all’interno la cappella medievale di San Lorenzo in Palatio o Sancta Sanctorum, nell’edificio della Scala Santa. Era la cappella privata del pontefice, luogo esclusivo e riservato solo a pochi privilegiati, all’interno del medievale Palazzo Patriarcale, sede del Vescovo di Roma. Il nome di Sancta Sanctorum deriva dal fatto che in essa erano custodite le più preziose reliquie cristiane. All’altare si conserva l'”Acheropita lateranense“, immagine veneratissima ricoperta di lamina d’argento.  L’aspetto attuale della cappella, di carattere gotico, risale a papa Niccolò III, che la restaurò dopo il terremoto del 1277 arricchendola con un eccezionale ciclo di affreschi meravigliosamente conservati. La porta bronzea che attraverseremo per entrare, una delle più antiche della città di Roma, conserva ancora le complicate serrature medievali. Nella primitiva residenza papale (Patriarchio lateranense), il Sancta Sanctorum si trovava al piano superiore dell’archivio papale. 

Ingresso al Sancta Sanctorum euro 3.50. Costo della visita guidate euro 10 (euro 6 ragazzi; euro 3 bambini). Prenotazione obbligatoria per e-mail a info@arttur.it oppure via whatsapp a 3356525919 (federica) e 3397138467 (lara)

Sabato 13 gennaio 2024 ore 15

www.arttur.it/scalasanta/

Sabato 13 gennaio 2024 ore 15

Cappella del Sancta Sanctorum

In occasione della prima domenica gratuita vi proponiamo la visita alla Domus Tiberiana.

Dopo circa 40 anni di lavori è stato riaperto al pubblico il camminamento che dalla rampa Domizianea arriva fino al palazzo imperiale sul Palatino.

Entreremo dal foro di Traiano presso la colonna, attraverseremo il foro di Cesare, grazie al passaggio sotto Via dei Fori Imperiali, per arrivare fino al cuore del Foro Romano, da lì presso la fonte di Giuturna accederemo alla rampa.

Ingresso gratuito per la prima domenica del mese.

Appuntamento presso la Colonna di Traiano alle ore 10.30.

Costo della visita guidata euro 10. Per ragazzi fino a 18 anni euro 6. Per bambini fino a 6 anni euro 3.

Prenotazione obbligatoria a info@arttur.it oppure a 3356525919 (Federica) o 3397138467 (Lara).

Munirsi di documento di riconoscimento. 

Domenica 3 dicembre 2023 ore 10.30

Appuntamento alle ore 9.45 in Largo di Torre Argentina per visitare finalmente l’Area Sacra riaperta al pubblico da poche settimane. Attraverso un sistema di passerelle potremo vedere i 4 templi e il materiale archeologico finora rimasto chiuso nei magazzini del comune.

Costo della visita guidata euro 10. Costo del biglietto di ingresso per residenti euro 4. Gratuito con MIC card

Prenotazione obbligatoria a info@arttur.it oppure per whatsapp a 3356525919 (Federica) o 3397138467 (Lara).

Domenica 1 ottobre visiteremo insieme l’immensa Villa dei fratelli Quintili, illustri personaggi del II secolo d.C. La Villa era talmente vasta e sontuosa da suscitare le invidie dell’Imperatore Commodo. Splendida passeggiata nel verde all’altezza del quinto miglio dell’Appia Antica.

Visita adatta a tutti.

Prenotazione obbligatoria a info@arttur.it oppure per whatsapp a 3356525919 (Federica) oppure a 3397138467 (Lara) . Appuntamento ore 10.30 all’ingresso della Villa su Via Appia Nuova 1092 (metropolitana linea A fermata Colli Albani e bus 664). 

Costo della visita guidata euro 10 (euro 6 per ragazzi fino a 14 anni; euro 3 per bambini fino a 6 anni).

Ingresso gratuito per la prima domenica dl mese.

 

Sabato 4 marzo alle ore 10.30, appuntamento davanti alla Basilica di San Martino e Silvestro ai Monti in via del Monte Oppio, 28.

Visitiamo l’antichissima chiesa di San Martino sorta nel IV secolo adattando al culto cristiano un edificio romano di epoca precedente. Meravigliosi affreschi con vedute di Roma e paesaggi del Dughet decorano le pareti della chiesa superiore mentre resti di antichi affreschi ci permettono di ricostruire la storia della chiesa inferiore recentemente resa più facilmente agibile.

Alle spalle della chiesa la torre di avvistamento dei Capocci si erge solitaria a ricordo della cittadella militare che qui sorgeva e che è andata persa con i lavori dell’800.

In via in Selci ancora si scorgono resti di insulae romane lungo  l’antico clivus suburanus.

Una visita affascinante e interessante alla scoperta dell’antico cuore di Roma.

Prenotazione obbligatoria a info@arttur.it o 3356525919 (Federica) o 3397138467  (lara).

Costo della visita guidata euro 10 (ragazzi 6, bambini 1.5o); Offerta per la chiesa euro 3

 

Domenica 4 dicembre 2022 ore 10.40– appuntamento in via IV Novembre davanti all’ingresso dei Mercati di Traiano.

Visiteremo lo straordinario complesso dei Mercati di Traiano approfittando della gratuità valida per tutti.

Il complesso, progettato dal geniale architetto Apollodoro di Damasco, ha subito nel tempo diverse trasformazioni, divenendo castello medievale e monastero. Passeggeremo sull’antica via Biberatica, perfettamente conservata, fino al giardino della Torre delle Milizie e alle terrazze panoramiche e scenderemo fino all’esedra del Foro di Traiano.  All’interno delle originali grandiose architetture si trova oggi il Museo dei Fori Imperiali e una mostra sugli scavi della Velia del 1932 e sul ritrovamento dei resti di un mammut. Da non perdere.

Scale. Scarpe comode.

Prenotazione obbligatoria a info@arttur.it o per sms a Federica (3356525919) o Lara (3397138467). Costo della visita guidata euro 10 ; ragazzi fino a 18 anni euro 6; bambini fino a 6 anni euro 1.50

ingresso gratuito per tutti.

Sabato19 novembre 2022, ore 10.30 appuntamento davanti alla Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Si visita la chiesa, vero gioiello artistico per la sua ricchezza di storia e arte, e si accede, attraverso la scala del Bernini, alla Loggia delle Benedizioni per ammirare i favolosi mosaici realizzati da Filippo Rusuti alla fine del 1200, con la storia del miracolo della nevicata d’agosto. Si visita inoltre la sala dei papi. Costo della visita guidata euro 10 (euro 6 per ragazzi fino a 14; euro 3 per bambini fino a 6 anni). Costo del biglietto di ingresso alla Loggia, Scala del Bernini, Sala dei papi e Museo storico liberiano euro 9 intero (ridotto euro 7 fino a 18 anni e per studenti universitari fino a 25 anni muniti di tessere studenti). Prenotazione obbligatoria a info@arttur.it oppure con sms o whatsapp  Federica 3356525919 o Lara 3397138467 .